Il recovery non ci copre! – Flash mob online
La Pandemia ha sconvolto le nostre vite, portando sofferenza ma anche acuendo disuguaglianze. Sappiamo che non potremo tornare a come eravamo prima, perché la pandemia ha già cambiato tutto ma anche perché le disuguaglianze di genere, la disparità salariale, la distribuzione diseguale del lavoro di cura tra donne e uomini erano la cifra di un modello di sviluppo e di convivenza che già volevamo cambiare.
Oggi ci sono importanti risorse europee che possono aiutare questo cambiamento.
Come Conferenza delle democratiche abbiamo lavorato portando nostre proposte nella definizione del Recovery Plan, lo strumento principale che questo Paese e l’Europa si sono dati per promuovere l’innovazione, la transizione ecologica, la coesione sociale.
Pensiamo che le donne debbano essere protagoniste della progettazione della società che verrà consegnata alle future generazioni.
Dobbiamo lavorare per aggredire debolezze e ritardi strutturali del nostro Paese, come la disuguaglianza di genere, che deve essere un asse che attraversa le diverse azioni.
Per questo abbiamo chiesto almeno il 50% delle risorse in progetti che abbiano ripercussioni sulla promozione dell’occupazione femminile e i diritti delle donne e di attivare un meccanismo di valutazione ex ante dell’impatto di genere di tutte le progettualità.
Molto abbiamo ottenuto, molto c’è ancora da ottenere.
Con questo scopo sul Recovery Plan si sono attivate tante realtà di donne promuovendo piattaforme per ottenere più e buona occupazione, investimenti sulle infrastrutture sociali, condivisione del lavoro di cura.
Come Conferenza nazionale delle donne democratiche pensiamo sia importante, adesso che il Piano è in discussione in Parlamento, che le donne siano ascoltate, e che, rispettando le pluralità delle esperienze e le diverse piattaforme, le donne si mettano in rete per dare forza alle proprie richieste.
Per questo volentieri insieme ai Giovani Democratici bresciani abbiamo aderito alla proposta di flashmob promosso dall’Aassociazione “Giusto mezzo” che metteremo in atto da remoto con un collegamento a cui presenzierà anche una rappresentante dell’associazione, il giorno 23 gennaio alle ore 11 al seguente link:
global.gotomeeting.com/join/903944293
Evento su Facebook: www.facebook.com/events/414450906334137
Link per scegliere il cartello da scaricare e stampare: bit.ly/CartelliRecovery
Sarà l’occasione per unire le nostre voci per un unico obbiettivo comune: dare più forza alle nostre richieste per ottenere una società più giusta per tutti.
Per la Conferenza Provinciale Donne Dem Brescia
La Coordinatrice
Leila Moreschi
Per i Giovani Democratici di Brescia
La Responsabile Diritti e Pari opportunità
Elena Cremaschini
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Venerdì 11 dicembre parleremo di revenge porn con l’on. Boldrini e l’avv. Guatta
I Giovani Democratici della provincia di Brescia ospiteranno la deputata Laura Boldrini e l’avvocata Cristina Guatta di Casa delle Donne di Brescia, per un dibattito online sul revenge porn ed i diritti di genere.
L’incontro sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook dei GD Brescia il giorno venerdì 11 dicembre 2020 alle ore 18:00.
La tematica del revenge porn ha trovato nel corso delle ultime settimane una nuova attenzione da parte della stampa anche nazionale, portando con sé una lunga polemica circa le attuali sensibilità della società italiana. L’incontro affronterà dunque anche questo tema.
L’on. Boldrini, già presidente della Camera dei deputati, è stata tra i maggiori promotori della legge sul revenge porn approvata dal Parlamento nel 2019.
L’avvocata Guatta fa parte del gruppo di legali che segue la Casa delle Donne di Brescia, il centro antiviolenza contro il maltrattamento e la violenza alle donne.
L’incontro sarà moderato dalla responsabile Diritti della federazione provinciale dei Giovani Democratici di Brescia, Elena Cremaschini.
Secondo il segretario provinciale dell’organizzazione, Paolo Apostoli, in carica dall’estate 2019, “Continuare i nostri incontri con questa tematica per noi è decisivo: difendere chi ha subito violenze definisce la nostra azione – sono tematiche reali e non abbiamo paura di parlarne, soprattutto noi giovani che nel mondo del digitale passiamo molto tempo, godendo delle sue potenzialità, ma subendone anche le distorsioni, come in casi del genere”.
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